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Con la formula "Esplorazioni a Piedi" vogliamo fare trekking e turismo senza guida né accompagnatore. Si tratta di trekking "autoguidato", basato su mappe e servizi forniti dai Tour Operator esteri, che offrono pacchetti turistici "self-guided hiking" composti da:
Quanto costa? meno di un tour organizzato!
Bisogna essere escursionisti esperti? Non necessariamente.
E se sono solo? Qui trovi il gruppo di amici!
Dove si va? Queste sono state le nostre destinazioni recenti:
Vuoi sapere le prossime date di partenza?
Esplorazioni + Trekking: un binomio vincente per
un'esperienza fuori dai soliti schemi.
Il Sentiero dei Pittori
(Malerweg)
è un percorso di 112 km nel
Parco Nazionale
di Sassonia al confine fra Germania e Cechia.
La bellezza del luogo attirò numerosi artisti romantici dell'ottocento,
pittori,
compositori e poeti.
Oggi questa zona è teatro di un itinerario escursionistico che offre il
panorama più bello della Germania.
I monti non sono alti, sui 550 metri, ma sono scoscesi e scenografici, soprattutto nelle località
Ponte Bastei
e
Scalinata al Paradiso.
Curiosi i moderni traghetti sul fiume Elba senza motore, spinti dalla corrente alla maniera di Leonardo da Vinci.
La zona offre anche turismo culturale in città di alto valore storico:
Dresda, detta la "Firenze sull'Elba"
e
Praga "Città d'Oro".
Le più alte montagne del Centro Europa sono gli
Alti Tatra,
nella catena dei Carpazi Settentrionali, al confine fra Slovacchia e Polonia.
Montagne piccole ma ripide, che ricordano le nostre Alpi Apuane, molto innevate e ricche di strutture alpine,
con numerosi rifugi pittoreschi ed accoglienti.
La prestigiosa rivista Lonely Planet ha definito gli Alti Tatra la
destinazione "Best in Europe 2019".
Camminando sugli svariati sentieri abbiamo incontrato tanti gruppi di giovani e famiglie con bambini, ma pochissimi coi capelli bianchi.
Oltre al trekking, merita visitare le cittadine medioevali di
Poprad,
Nitra e Banská Bystrica, oltre che la capitale
Bratislava,
imponente città ausburgica.
Via Dinarica:
selvaggia, immensa ed intensa. È un antichissmo sentiero di 2000 km che attraversa 8 Paesi nel cuore delle Alpi Dinariche,
la catena montuosa meno conosciuta d'Europa, ma definita da National Geographic il
"trekking più bello del mondo".
Lo spettacolo è dato dall'arco naturale "Porta del Ribelle"
(Hajdučka Vrata),
ricco di antiche leggende,
e l'incanto è dato da
Lukomir,
il villaggio più alto, più isolato e più tradizionale della Bosnia,
dove casualmente abbiamo conosciuto il noto cantante bosniaco
Božo Vrećo.
Poi stupisce
Sarajevo,
una città dove convivono pacificamente quattro religioni, vedi per strada gruppi di amiche che passeggiano,
alcune col velo ed altre in minigonna.
Il Patrimonio UNESCO dell'Umanità spetta a
Mostar,
città-cartolina col leggendario ponte ricostruito e circondato
da ristorantini panoramici.
La sorpresa inizia appena atterrati a La Paz: per aprire le porte dell'aereo devono abbassare la pressione, perché
l'aeroporto è a 4090 metri di altitudine e per raggiungere il centro-città, la metropolitana è una
funivia!
L'orologio del Palazzo del Parlamento gira al contrario,
"stimola la creatività"
ha detto il Ministro.
Lo stupore continua a
Potosí,
la città più ricca dell'Impero Spagnolo, dove tuttora c'è la miniera d'argento più grande del mondo e
ti fanno provare a scoppiare la dinamite all'interno. Il
Salar de Uyuni
ti regala panorami bianchi come il bucato, con lama, alpaca e vigogne che ruminano tranquilli.
E dopo aver fotografato migliaia di fenicotteri rosa sulle lagune, ti godi un tramonto arancione nel
Deserto di Atacama.
In Bulgaria c'è la vetta più alta dei Balcani, nella catena montuosa "Рила"
...oops scusate volevo dire "Rila" in cirillico.
Il nostro trek autoguidato, oltre alla vetta, ci ha portati anche nei profondissimi canyon dei Monti Rodopi, dove la leggenda narra
che sia nato Orfeo, il Dio della Musica.
Fra una sentiero e l'altro, vale la pena visitare Filoppopoli (oggi Plovdiv), città di Filippo il Macedone, padre di Alessandro Magno.
È stata un'esplorazione ricca di sorprese e curiosità, fra cui anche l'alfabeto cirillico nei menù dei ristoranti!
Il Caucaso è la catena montuosa che divide l'Europa dall'Asia, con vette oltre i 5600 metri perennemente innevate.
Il nostro trekking autoguidato ci ha fatto esplorare la regione dello Svaneti,
dove il paesaggio è condito da centinaia di torri medioevali.
Particolarmente intrigante il Pinnacolo Katskhi, alto 40 metri con un minuscolo eremo in cima, peccato che non si possa salire!
La Capitale della Georgia, Tbilisi, è un cocktail di monasteri ortodossi, ponti futuristici e specialità enogastronomiche.
Qui è impossibile fare trekking autoguidato.
Qui non esistono alberghi, né ristoranti, né sentieri, a volte né elettricità e ringrazi il cielo se c'è acqua.
Quest'isola è rimasta talmente "dimenticata" da Dio e dagli uomini nei secoli, che si sono sviluppate
specie vegetali endemiche che non esistono in nessun'altra parte del mondo: gli alberi Bottiglia e gli alberi Sangue di Drago.
Un eremita ha pescato davanti ai nostri occhi un paio di seppie e ce le ha cucinate, come ricompensa ha chiesto col cuore in mano due mele.
Sì, perché in quest'isola non c'è nemmeno agricoltura, in estate il vento tocca quotidianamente i 200 Km/h.
Conosciuta per Samarcanda, crocevia della Via della Seta, ma sconosciuta nelle sue zone più apocalittiche.
Il Lago di Aral era grosso come metà dell'Adriatico, ma oggi si è prosiugato ed è più piccolo del golfo di Taranto.
Il fondale è un deserto dove giacciono navi, pescherecci e rimorchiatori arruginiti.
Poco più a sud, nel deserto Turkmeno, c'è la "Porta dell'Inferno"
un cratere di 70 metri di diametro che brucia ininterrottamente da oltre 50 anni.
Uzbekistan e Turkmenistan sono Paesi che vale la pena esplorare.
Ad Ushuaia c'è un cartello che dice "Bienvenidos al Culo del Mundo" perché è la città più a sud del mondo.
Un po' più a nord c'è il Perito Moreno, il ghiacciaio più "veloce" del mondo, nel senso che è in perenne movimento.
Ancora più a nord c'è il Cerro Torre, la montagna più difficile del mondo da scalare,
ma lì sotto ci sono numerosi sentieri di facile trekking.
Spostandosi a nord di altri 4000 km, si trovano le "Montagne Arcobaleno" del Perù, dove lo scioglimento dei ghiacchi ha recentemente
svelato i colori pastello della roccia.
Il Sentiero "Vette dei Balcani" ti fa attraversare a piedi tre confini: Kosovo - Montenegro - Albania.
È un tripudio di valli selvagge, paesini sperduti, vette imponenti.
La cosa più curiosa è che questo sentiero è inserito nella rete Slow Food, perché i vari ostelli offrono alloggio e pasti
rigorosamente cucinati con prodotti locali e genuini.
In parole povere, torni a casa stanco ma ingrassato :-)
Come visite turistiche sono consiglabili le cittadine più antiche, come Gjirokastër o Berat, quest'ultima è così bella
che, se ci capitate di sabato, troverete decine di sposi che fanno i servizi fotografici.
La Transilvania è più conosciuta per il macabro Conte Dracula che per i sentieri di montagna.
I Carpazi Meridionali segnano il confine fra la Transilvania e la Valacchia e sono ricchi di spettacoli naturali,
fra cui canyon e passaggi ferrati.
Assolutamente da visitare il Castello di Vlad l'Impalatore, più noto come Dracul (che significa diavolo).
Nel prato sottostante al castello potreste imbattervi in una festa tradizionale Rom, con tanto di danze folkloristiche fatte per loro,
non per i turisti.
Interessanti anche le chiese fortificate, cioè chiese circondate da mura per difendersi dagli attacchi tartari.
Il nostro trek si è svolto nel massiccio dell'Annapurna,
che comprende 6 vette fra i 7000 e gli 8000 metri.
Il sentiero di Poon Hill prevede tre giorni di salita e due di discesa, toccando paesini sperduti come Ghorepani,
base di partenza per vedere l'alba sull'Annapurna rimanendo a 3200 metri.
Curiosità: in Nepal il rododendro è una pianta d'alto fusto che colora di rosso acceso le vallate più sperdute.
Kathmandu vale senz'altro una visita per la ricchezza di monumenti storici, ma portatevi una mascherina perché l'inquinamento atmosferico
è tale da rendere tutta la città immersa in una nube di fumo e polvere.
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